TRADIZIONE E INNOVAZIONE: CONNUBIO VINCENTE?

Trado è il verbo latino che significa tramandare, consegnare, trasmettere, affidare. Da questo deriva il sostantivo tradizione, di cui viene fatto ampio uso nella lingua italiana.
Parlando di tradizione ci riferiamo a qualcosa che ha origini antiche, è radicato nella storia e nel tempo e viene tramandato di generazione in generazione. Spesso parlando di tradizione si vuole indicare l’insieme di usi e costumi che da molto tempo caratterizzano il funzionamento di una società e che sembrano destinati a non cambiare mai, proprio perché costituiscono l’identità di quella società, la base da cui si sono originati i valori e la cultura che la permeano.

Allo stesso tempo, però, – soprattutto negli ultimi anni – sentiamo molto parlare anche di innovazione, qualcosa che appare così diversa e lontana dall’antico e, quindi, dalla tradizione stessa.
Il concetto di innovazione, infatti, viene sempre accostato all’idea di novità, di superamento e cambiamento: in un certo senso è visto come un “allontanamento” dalla tradizione.
Tuttavia, ricordando la visione schumpeteriana, tradizione e innovazione non sono poi così lontane: l’innovazione consiste nel trovare nuove soluzioni a problemi noti e nel ricombinare in modo nuovo elementi già esistenti.

Nel contesto imprenditoriale attuale, è possibile individuare tre tipologie di approcci verso questi due elementi: uno fortemente radicato alla tradizione, ma che a volte risulta “cieco” di fronte alla necessità di cambiamento e di introduzione delle novità; e un altro proiettato verso l’innovazione e lo sviluppo, che, però, talvolta, “dimentica” le proprie radici e la tradizione stessa.
Ma, se si considerano tradizione e innovazione non come elementi contrapposti, bensì come due facce di una stessa medaglia, entrambe necessarie per un risultato di successo, è chiaro che l’approccio vincente sia proprio il terzo! Infatti il suo punto di forza è il saper mescolare soluzioni innovative e migliori di quelle esistenti, laddove queste presentino delle carenze o non stiano al passo con i trend di crescita, con soluzioni “antiche” che risultano sempre attuali e portatrici di valore.

Applicando questa visione alla realtà delle Junior Enterprise, è possibile giungere alla medesima conclusione.
Le JE sono entità di giovani studenti, che si pongono come “portatori di innovazione” proponendo soluzioni nuove nei confronti dei clienti e nel raggiungimento dei propri obiettivi. Allo stesso tempo, perseguendo l’approccio del learning by doing, valorizzano le dinamiche e i processi che conducono a risultati positivi e le rendono proprie del modus operandi della JE stessa, andando a costituire quelle best practices che verranno tramandate alle nuove generazioni di junior entrepreneurs. Questi porteranno continuamente novità e valore aggiunto alle JE, mantenendo però quegli aspetti di eccellenza che nel tempo diventano “tradizione” della JE stessa.

JEMIB è una realtà giovane, che in due anni di vita è stata una continua ventata di novità e crescita. Cercando di migliorarsi ed essere sempre dinamica, sta costruendo la propria tradizione e la propria identità, tramandando, quindi, quanto di buono ha imparato fino ad oggi e innovando quegli aspetti che ancora necessitano di essere perfezionati. 

#JEMIBreview

Chiara Archetti

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