Data: 19 maggio 2022
Luogo: Museo di Santa Giulia, Brescia.
Ho avuto l’occasione e il piacere di partecipare all’evento Donne impresa, ho raccolto degli spunti che vorrei condividere in questo articolo.
Smontare falsità per conquistare l’indipendenza femminile
La prima parola è andata alla professoressa Elsa Fornero (Economista e Professoressa presso l’università di Torino). Tra gli argomenti trattati, la docente Elsa Fornero si è occupata di sottolineare quanto in Italia manchi la concezione diffusa di donna indipendente, di quanto non sia dato valore a questa concezione, e del così detto “Paternalismo” sia in ambito familiare che in ambito politico (soprattutto nel Mezzogiorno). La professoressa ha ritenuto importante smontare alcuni luoghi comuni: per esempio la concezione che le donne rubino il lavoro agli uomini, che le donne siano solo madri e mogli, e che lavorando le donne abbassino il loro tasso di fecondità (tutte affermazioni false). Ha poi dichiarato di aver cambiato la propria concezione, in maniera positiva, sulle quote. Infine ha colto l’occasione di sottolineare la ricerca scientifica e i propri studi che hanno supportato la riforma sulle pensioni per la quale ex-ministra è spesso criticata. Per concludere ha messo in luce l’importanza di un’educazione finanziaria delle donne, per esempio utile a emanciparsi e non dover ricorre a strozzini e usurai per prestiti.

Le donne non rubano opportunità agli uomini, ma le creano.
La parola è poi passata alla Consigliera di Parità della Regione Lombardia Anna Maria Gandolfi, che ha sottolineato come in realtà la concezione di una donna che lavorando ruba il lavoro agli uomini è proprio sbagliata, in quanto si stima che l’assunzione di una donna crei in realtà nuove opportunità favorendo un occupazione maggiore.
Conoscenza, Tecnologia e Organizzazione
L’head of Human Resources di Banca Mediolanum Antonio Gusmini, ha cominciato con il sottolineare quanto raccogliere dati sia essenziale per migliorare e mantenere la Tecnologia, di come il lavoro delle donne sia una grandissima opportunità e dichiarando che stabilire degli obiettivi è essenziale. Si è chiesto poi come sia possibile invertire il trend, la risposta risiede nell’educazione finanziaria nelle scuole.
METAVERSO ed NFTs: le domande si sono concentrate su quali opportunità si possono creare da queste nuove realtà, “è molto più facile demonizzare che comprendere, il diritto ha sempre inseguito la Techne” ha dichiarato Gusmini. Chiarendo come in realtà le regolamentazioni in questo mondo arriveranno in maniera consistente non appena i vari “meta-versi” (dato che non ne esiste solo uno) prenderanno piede, si parla comunque di futuro, non di un presente immediato, ma appunto di un futuro imminente. L’ head of HR di banca Mediolanum ha specificato come l’uso di NFTs sarà, secondo lui, di largo impiego in un mondo sempre più connesso; non solo nel mondo virtuale ma anche nel mondo fisico, Gusmini infatti ha dichiarato:” Credo fortemente sugli NFTs nel mondo fisico”. Perché gli NFTs sono così rivoluzionari? Beh, perché cambiano un paradigma fondamentale:”i consumatori possono diventare rivenditori immediatamente, inoltre questo abbassa i costi fissi.”
Il networking e l’efficienza in Italia. I giovani, la risorsa più importante, vengono messi in secondo piano
Lady Manager e innovatrice, Maria Moreni ha trattato il tema dell’innovazione ed efficienza facendo un confronto tra città italiane e cinesi, parlando di come in Cina si siano fatti grandi investimenti in nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, sia nell’urbanistica ma anche in impresa, ha sottolineato come in Italia, se si continuerà a pensare sulla piccola scala, in termini di impresa, si andrà sicuramente verso un’efficienza sempre minore. L’innovatrice Maria Moreni ha proseguito parlando di come in Italia siamo in media effettivamente poco efficienti e ci si perda troppo in chiacchere, portando nella conferenza una divertente concezione delle riunioni in Cina:” Una riunione di più di un’ora, non è una riunione ma un sequestro di persona”.

La lady Manager Maria Moreni ha posto l’attenzione su come in Italia non esista una rete di
Networking, di come l’innovazione passi sempre dalla comunicazione, di come i giovani siano una risorsa, e ha messo in luce il fatto che se, nel mondo del lavoro, qualcosa nel mondo del mondo del lavoro il Gender- pay-Gap sarà ancora molto presente. Infine ha posto l’attenzione su come sia essenziale digitalizzare la Pubblica Amministrazione e quindi di renderla User-fliendly.
Tutele, Incarichi, delle Donne in Magistratura
La seconda parte dell’evento ha visto la partecipazione di Anna Tripoli di Confindustria di Brescia, la professoressa Tripoli tramite una serie di dati ha messo in luce una tendenza, più visibile al Nord che nel Sud, degli ultimi decenni: sempre più magistrate. In particolare le donne sono più presenti negli incarichi semidirettivi che in quelli direttivi, quest’ ultimo rappresenta un incarico molto stressante. Anna ha parlato di numerose circolari del consiglio di Magistratura, di come si sia fatto molto per la protezione del ruolo ricoperto dalle donne che entrano in maternità, e in ambito genitoriale.

Italia e Svezia due realtà ancora lontane.
Nadia Chaieb, HR director di Barilla, ha cominciato portando alla luce un fatto che a noi italiani sembra sconcertante: nel Welfare svedese è compresa la Zumba. Nadia ha sottolineato come in Svezia l’occupazione femminile sia maggiore di quella italiana, per le donne svedesi occuparsi dei figli e conciliare questo con la vita lavorativa è possibile, parlando anche di come invece in Italia creare una famiglia sia diventato un lusso. Bisogna far sì che per entrambi i genitori sia molto semplice prendersi cura degli interessi dei loro figli, per esempio tenendo aperte le scuole dell’infanzia in orari che siano vantaggiosi per le mamme e i papà in modo che non siano costretti a fare salti mortali per uscire dal lavoro, affrontare il traffico e la distanza, prendere i figli da scuola e fare la spesa. La soluzione che ha menzionato Nadia è quella di avere degli asili molto vicini agli uffici. In Svezia inoltre avere una babysitter oppure occupare i nonni con i loro nipoti, non è visto così bene come in Italia, poiché è comune pensare che siano i genitori a doversi occupare dei loro figli in modo da avere un vero ambiente famigliare a tutti gli effetti, tutto questo si ottiene con la flessibilità e la flessibilità si ottiene solamente con la fiducia.
In Conclusione, ho avuto l’occasione di accrescere ulteriormente la mia consapevolezza sul tema, e di conoscere donne e uomini che mi hanno arricchito, è necessario cambiare il mondo del lavoro, creare una vera indipendenza femminile, perché un paese dove il 50% delle donne non lavora è un paese che corre verso lo sviluppo ma con una gamba sola.
Luis Di Campo
#JEMIBreview