LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PA PER UNA CRESCITA SOTENIBILE

Quali sono i ruoli della tecnologia e della digitalizzazione dei servizi nelle nuove sfide che ci attendono in tema di sostenibilità economica, sociale e ambientale nelle PA? Le città del futuro saranno in grado di essere i motori di una transizione ambientale grazie alla costruzione di nuovi efficaci modelli di smart cities più green e tecnologiche?

Nel corso dell’evento “I benefici della digitalizzazione per la sostenibilità”, nell’ambito della Milano Digital Week 2021, il Comune di Milano ha presentato i risultati e l’impatto del Piano di Trasformazione Digitale per la città lanciato nel 2016.

Il progetto umano per il XXI secolo dev’essere volto a coniugare la crescita sostenibile con la crescita del benessere umano: la digitalizzazione può proprio permettere di raggiungere questo ambizioso obiettivo, e il decisore sociale dovrebbe agire in conseguenza

Come si è mosso il comune di Milano?

Il Comune di Milano, in cui ha sede la nostra Associazione, ha creato un sistema per tracciare dei parametri per valutare l’impatto della digitalizzazione, tenendo conto da un lato del welfare dei cittadini, dall’altro del miglioramento dei processi della PA. Il modello opensource elaborato dal Comune prevede la suddivisione dei benefici apportati dalla digitalizzazione in tre macroaree: benefici sociali, benefici economici e benefici ambientali. La misurazione dei dati è attuata su ogni processo ricompreso nel modello di calcolo, standardizzando i processi analogici per avere un benchmark di comparazione dei risultati ottenuti nei diversi periodi temporali, e snellendo le procedure in fase di digitalizzazione. Sulla base delle misurazioni, il Comune ha potuto calcolare i vantaggi per la PA e per i cittadini apportati dalla digitalizzazione.

La rendicontazione: strumento di Corporate Responsibility o di Marketing?

 Siamo davvero sicuri, però, che la sola compensazione delle emissioni sia la vera strada per migliorare l’impatto ambientale delle organizzazioni? Probabilmente è solo l’efficientamento dei processi che può abbattere significativamente le emissioni: solo tracciando veramente i consumi, al fine di attuare processi di individuazione, controllo e gestione degli sprechi, si possono abbattere davvero le emissioni. L’approccio alla sostenibilità è invece spesso attuato in modo qualitativo, anziché quantitativo, e pare più una strategia di marketing o di comunicazione politica.

Visti però gli innovativi software presenti sul mercato volti alla rilevazione dei consumi, si potrebbe attuare un approccio quantitativo alla sostenibilità. Questo differente approccio potrebbe veramente efficientare la gestione delle organizzazioni, riducendo le emissioni e permettendo di attuare delle rendicontazioni serie affidabili. La digitalizzazione e l’innovazione diverranno veramente driver di sostenibilità solo quando l’innovazione dei processi permetterà di diminuire le emissioni e solo successivamente raggiungere la piena compensazione delle esternalità ambientali create dall’attività della PA. Non si può più, infatti, pensare di creare crescita ed innovazione senza che vi sia l’abbattimento degli sprechi e la conseguente compensazione ambientale delle esternalità insite nei processi produttivi.

Linda Brunelli

#JEMIBreview

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