L’imprenditore è una figura importantissima nella nostra società, esempio di prosperità e innovazione, per alcuni genio dell’economia e per altri incarnazione dei lati più spregevoli del capitalismo.
Abbiamo declinato il termine imprenditore al maschile perché effettivamente, ad oggi, in Italia la maggior parte delle imprese è guidata da uomini. Secondo i dati dell’Osservatorio sull’Imprenditoria femminile di Unioncamere (novembre 2021) tra le 6 milioni di imprese italiane, 1,3 milioni sono guidate da donne, ovvero il 22% del totale.
Questo fenomeno affonda le radici in un certo tipo di cultura e sempre più ricerche tentano di individuare le ragioni psicologiche e relazionali che si celano dietro al grande divario numerico tra imprenditori e imprenditrici.
In realtà, tutti possono essere imprenditorз!
I fattori più importanti per riuscirci davvero sono la motivazione e le competenze.
In questo articolo abbiamo riassunto i risultati di alcune ricerche e le opinioni di JEMIB, organizzazione no profit dell’Università Milano-Bicocca formata da giovani intraprendenti che vogliono diventare artefici del proprio futuro, in pieno spirito imprenditoriale!

Motivazione
Quando scegliamo un percorso professionale siamo sorrettз da alcune ragioni: ci aiutano a orientarci su quello che è lo stile di vita più adeguato a noi stessi e alle nostre esigenze. Premettendo che tutte le opzioni sono valide e dignitose, possiamo individuare alcune delle motivazioni che portano le persone a scegliere di intraprendere una propria attività.
- Motivi economici
Nell’immaginario comune l’imprenditorə ha raggiunto il successo quando ha conquistato ricchezza economica e indipendenza, che in altri stili di vita potrebbero essere più complessi da ottenere.
- Avere un impatto
Che sia un apporto etico e sostenibile o semplicemente l’introduzione di un’innovazione nel mercato, le idee imprenditoriali più ambiziose hanno come fine ultimo proprio cambiare il mondo. Oltre ai nomi più noti, Elon Musk, Bill Gates, Sergey Brin, migliaia di imprenditori hanno cambiato il mondo, anche a partire da piccole novità.
- Creare opportunità per altri
Oltre ad acquisire ricchezza e riconoscimenti, una delle leve per diventare imprenditorə potrebbe essere la volontà di avere un impatto sulle vite degli altri, non solo tramite un prodotto, ma offrendo opportunità lavorative. Scegliere di avviare un’impresa in un territorio economicamente sottosviluppato, ad esempio, può aumentare l’occupazione locale.
Le ragioni per scegliere questo percorso di carriera sono molteplici, ma un altro aspetto fondamentale per essere imprenditorə è l’atteggiamento. Per aiutarti ad individuare le caratteristiche giuste, proponiamo alcune domande da porti o da porre ad amicə e colleghə che stanno riflettendo sull’avvio di un’impresa propria, segnalate dal portale Educazione Finanziaria.
- Ti fidi delle tue capacità e sei generalmente ottimista?
- Hai voglia di cimentarti in svariate attività?
- Sei disponibile a vivere situazioni di incertezza?
- Ti abbatti facilmente o possiedi la motivazione per andare avanti?

Competenze
La capacità imprenditoriale è una delle otto competenze chiave previste dalle raccomandazioni del Parlamento Europeo sul Lifelong Learning, ovvero una delle competenze di cui tutti gli individui hanno bisogno, secondo l’Istituzione Europea, per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
A cosa ci riferiamo quindi con entrepreneurship?
Secondo l’Unione Europea “Entrepreneurship is when you act upon opportunities and ideas and transform them into value for others. The value that is created can be financial, cultural, or social”.
Per concretizzare, possiamo prendere come riferimento il modello EntreComp: The Entrepreneurship Competence Framework. In questa rappresentazione, l’imprenditorialità è descritta come una competenza trasversale, formata da tre aree (In pratica, Idee e Opportunità, Risorse) e 15 skills, illustrate nel grafico.

Abbiamo chiesto ad alcunз JEMIBBз di elencare le principali competenze che unə imprenditorə dovrebbe avere.
Per quanto riguarda le soft skills emergono sicuramente le competenze di relazione: teamworking e networking in particolare permettono all’imprenditorə di fare squadra con altri soggetti, che possono aiutarlə, produrre idee migliori e compensare le competenze hard in cui è carente. Un altro elemento fondamentale è la capacità di comunicare con clienti, collaboratori, stakeholder, e saper parlare in pubblico per esprimere al meglio e riuscire a mostrare la validità delle proprie idee.
Infine sono state citate skills di leadership e capacità di gestire l’incertezza.
Tra le hard skills, le più frequenti sono:
- budgeting e capacità di gestire le risorse limitate al meglio;
- marketing, ovvero saper comunicare la propria identità e vendere il proprio prodotto o servizio;
- management, inteso come capacità di gestire le persone, i compiti e il tempo proprio e altrui, stabilendo obiettivi e un tempo ideale per raggiungerli.
Anche in questo caso, ti proponiamo delle domande da porti o porre alle persone che conosci per individuare le competenze più importanti, segnalate dal portale Educazione Finanziaria.
- Sai organizzare e programmare il tuo tempo e il tempo degli altri?
- Hai la capacità professionale di proporti ad un probabile cliente?
- Sei in grado di ascoltare e capire le esigenze degli altri?
Per saperne di più, abbiamo raccolto i consigli deз nostrз associatз.
I consigli di JEMIB, da leggere:
- L’arte della vittoria, Phil Knight.
- Inventati il lavoro, Jacopo Perfetti.
I consigli di JEMIB, per saperne di più e partecipare:
- Il portale di Unioncamere per la promozione dei comitati per l’imprenditoria femminile.
- Imprenditorialità: 7 differenze fondamentali tra uomini e donne, articolo di divulgazione.
#JEMIBreview
Giulia Furlan