Il diritto d’autore relativo alle immagini
Per JEMIB e molte altre Junior Enterprises la costruzione di siti web rappresenta una delle attività più richieste dalla clientela, per alcune addirittura il core business. Infatti il nostro ambiente è un terreno fertile per tutto ció che riguarda tecnologia, creatività e originalità.
Una volta che si è costruita la struttura del sito, tuttavia, lo si deve completare con dei contenuti. Per renderlo più accattivante, la soluzione migliore è includere anche immagini e video, meglio se ad alta definizione. Ma occorre fare attenzione: dove si reperiscono questi materiali?
La tentazione può essere quella di digitare su Google il tema desiderato e scaricare le prime immagini che possono fare al caso nostro. Tuttavia è necessario considerare che molte delle immagini così trovate non possono essere liberamente utilizzate per essere pubblicate sui siti appena creati, poiché sono coperte dalla normativa in materia di proprietà intellettuale. Inoltre Google spesso penalizza, in termini di indicizzazione, quei siti che ripropongono contenuti duplicati.
La legge 633 del 1941 sul diritto d’autore si occupa di questa tematica, innanzitutto distinguendo tre diverse categorie di fotografie:
- Le opere fotografiche che siano dotate di carattere creativo, espressione di un’attività intellettuale preponderante rispetto alla tecnica materiale;
- Le fotografie semplici, definite dall’articolo 87 come “le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, ottenute con processo fotografico o con processo analogo […]”;
- Le riproduzioni fotografiche, ovvero le mere riproduzioni di scritti, documenti, carte di affari, oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti simili (articolo 87 secondo comma).
Delle tre categorie, solamente dell’ultima si consente il libero utilizzo. Le prime due, invece, sono tutelate in maniera differente con riguardo al contenuto del diritto riservato all’autore e la durata dello stesso.
All’autore di un’opera fotografica sono riservati diritti morali ed economici dagli articoli 12 e seguenti della legge 633/41. Alcuni esempi sono la paternità dell’opera, il diritto esclusivo di pubblicarla e di utilizzarla economicamente, e il diritto esclusivo di riprodurla. I diritti economici durano settant’anni dopo la morte dell’autore; questa tipologia di fotografie è quella che gode della maggior protezione rispetto alle altre. Per utilizzare una fotografia rientrante in questa categoria, dunque, occorrerà il consenso dell’autore o dei suoi eredi e spesso il pagamento di una somma a titolo di compenso.
Con riguardo alla seconda categoria, i diritti riservati al fotografo sono più limitati rispetto a quelli appena citati, ma comunque rilevanti per l’inserimento di immagini in siti web. In particolare il fotografo gode del diritto esclusivo di riproduzione e diffusione delle fotografie. Ai sensi dell’articolo 90, però, la fotografia deve contenere alcune informazioni: il nome del fotografo, la data dell’anno in cui è stata prodotta, il nome dell’autore dell’eventuale opera d’arte fotografata. Se non vi sono tali indicazioni la riproduzione è consentita, qualora non sia provata la malafede del produttore.
E’ importante, per finire, chiarire questo ultimo concetto: è in buona fede chi non è in grado di risalire al titolare dei diritti connessi. In particolare, qualora le foto siano scaricate da pagine web in cui non si trovi l’indicazione chiara del fotografo e l’anno di pubblicazione, la riproduzione sarà libera. Se, invece, la fotografia è reperita da un sito in cui è rintracciabile il titolare dei diritti, o sono indicati i requisiti contenuti nell’articolo 90 (per esempio sui social network), la riproduzione è abusiva.
Per tutti i Junior Entrepreneurs è necessario conoscere queste semplici regole per fornire un servizio professionale, quindi cari colleghi utilizzate sempre immagini “libere” così da rispettare il lavoro altrui e se avete difficoltà a reperirle il fantastico mondo del web fornisce siti da cui prendere immagini utilizzabili… Quali? Pixabay è uno di questi, come anche Picjumbo e Unsplash.
Solo una volta che si è consapevoli dei confini che pone la disciplina legislativa è possibile dare sfogo alla creatività!
#JEMIBreview
Lucia Andolfatto